Descripcion del vehiculo
Fondata nel 1926 dal gentleman driver Giorgio Ambrosini, la S.I.A.T.A., acronimo di Società
Italiana Applicazioni Tecniche Auto-aviatorie, iniziò a Torino come azienda specializzata nella
modifica di automobili, in particolare Fiat.
Nel 1937 Ambrosini rilevò la Carrozzeria Italiana di Andrea Mantelli e iniziò a dedicarsi alla
progettazione di piccoli motori ausiliari per biciclette fino alla produzione di automobili,
rinominando l'azienda in "Società Italiana Auto Trasformazioni Accessori".
Dopo la seconda guerra mondiale, l'azienda ridette vita a produrre le sue auto sportive con il
marchio SIATA, e questo fino al 1970.
L'emblema automobilistico SIATA è uno scudo blu, sovrastato da una S gialla, tagliata dal
profilo di un'auto.
Particolare tipico su alcuni modelli di auto nate con valvole laterali, poi elaborate con valvole
in testa, fu che sulla nuova testata del motore, veniva stampato una freccia con la scritta
SIATA in diagonale.
Il modello Amica fu tra le prime piccole e pregevoli fuoriserie del dopoguerra, marchiata
S.I.A.T.A., cabriolet due posti, disegno della quale uscì dalla magica matita del conte Mario
Revelli de Beaumont.
La vettura, fu prodotta in due versioni:
la prima con il nome “Amica 49” (1948-1949), ebbe il telaio tubolare (tipo auto da corsa), fu
costruita in soli 50 esemplari, (partendo con la prima numerazione da 101).
La vettura era infatti costruita con un telaio perimetrale tubolare in tubi di acciaio speciale,
molto rigido e indeformabile, pertanto venne definito “telaio avveniristico”.
Alla seconda, denominata “Amica 50” (1950-1952), gli furono aggiunti il paraurti anteriore e
posteriore e poco più, mantenendo sostanzialmente la stessa linea, il telaio passò a
scatolato in acciaio, con l’intento di comprimerne i costi di produzione.
Fu così che il commissionato Bertone ne costruì circa 300 esemplari, dando vita a una vera
e propria piccola GT.
L’abbinamento del motore SIATA da 633 cc con 22 CV e il peso contenuto (circa 580 kg)
consentivano alla piccola vettura di raggiungere una velocità massima di 100 km/h.
Come cosa ricercata e pregevole, la Casa volle che entrambi i modelli, fossero corredati della
leva del cambio sotto il volante.
Le finiture erano di alta gamma, con accessori rigorosamente selezionati che rispecchiavano i
migliori criteri tecnici ed estetici che le industrie specializzate dell’epoca potessero produrre.
Entrambe le versioni erano equipaggiate con la meccanica della Fiat 500 con testata SIATA
tipo “B” e collettori speciali.
La vettura con il telaio n. ST 147, fa parte di una delle poche S.I.A.T.A. Amica 49 esistenti; si
ritiene infatti che delle 50 vetture prodotte ne siano ancora in circolazione poco più di 10
esemplari.
La vettura, costruita nel 1949, fu iscritta per la prima volta al pubblico registro di Treviso il 2
settembre 1950 targata TV20612, il 16 agosto del 1951 fu trasferita a Milano con targa
MI177671e come riportato nel foglio complementare dell'epoca, dal 24 luglio del 1952 fu
portata a Firenze dove tutt’oggi “vive” in perfetta estetica e efficienza.
Il telaio n. ST 147, come ogni Amica 49, ha sospensioni anteriori indipendenti, freni idraulici,
cambio a 4 marce al volante e motore derivato dalla Fiat 500 con testata SIATA, con collettori
speciali che la portavano a erogare 22 CV. La vettura è stata completamente restaurata, il
colore della carrozzeria è rosso scuro con rivestimenti in vipla di colore avana.
La vettura è targata FI.59834, con targa nera originale e monta oggi un motore elaborato,
avente il basamento con albero motore su tre supporti di banco, collettore con doppio
carburatore, la pompa dell’acqua Abarth e coppa olio in alluminio maggiorata,
Tali caratteristiche portano un’incremento di potenza di almeno 12 cv che grazie al peso
contenuto dell’auto la rende molto divertente nella guida.
Monta inoltre una coppia di trombe bitonali Mercury, l’orologio sul cruscotto Metron, in
assoluta sintonia con gli altri strumenti, termometro al cruscotto, a escursione orizzontale,
per il controllo della temperatura acqua.
E’ dotata inoltre di cerchi ruota alleggeriti e sportivi di marca Fergat (Ferdinando Gatta) e
distanziati al mozzo con piastra in alluminio di cm.1 per ruota.
L’auto è una Mille Miglia Eleggibile visto che alcuni esemplari hanno corso là Mille Miglia di
velocità tra il 49’ed il 53’ oltre a numerose altre gare come la Catania Etna ecc.
Fondata nel 1926 dal gentleman driver Giorgio Ambrosini, la S.I.A.T.A., acronimo di Società
Italiana Applicazioni Tecniche Auto-aviatorie, iniziò a Torino come azienda specializzata nella
modifica di automobili, in particolare Fiat.
Nel 1937 Ambrosini rilevò la Carrozzeria Italiana di Andrea Mantelli e iniziò a dedicarsi alla
progettazione di piccoli motori ausiliari per biciclette fino alla produzione di automobili,
rinominando l'azienda in "Società Italiana Auto Trasformazioni Accessori".
Dopo la seconda guerra mondiale, l'azienda ridette vita a produrre le sue auto sportive con il
marchio SIATA, e questo fino al 1970.
L'emblema automobilistico SIATA è uno scudo blu, sovrastato da una S gialla, tagliata dal
profilo di un'auto.
Particolare tipico su alcuni modelli di auto nate con valvole laterali, poi elaborate con valvole
in testa, fu che sulla nuova testata del motore, veniva stampato una freccia con la scritta
SIATA in diagonale.
Il modello Amica fu tra le prime piccole e pregevoli fuoriserie del dopoguerra, marchiata
S.I.A.T.A., cabriolet due posti, disegno della quale uscì dalla magica matita del conte Mario
Revelli de Beaumont.
La vettura, fu prodotta in due versioni:
la prima con il nome “Amica 49” (1948-1949), ebbe il telaio tubolare (tipo auto da corsa), fu
costruita in soli 50 esemplari, (partendo con la prima numerazione da 101).
La vettura era infatti costruita con un telaio perimetrale tubolare in tubi di acciaio speciale,
molto rigido e indeformabile, pertanto venne definito “telaio avveniristico”.
Alla seconda, denominata “Amica 50” (1950-1952), gli furono aggiunti il paraurti anteriore e
posteriore e poco più, mantenendo sostanzialmente la stessa linea, il telaio passò a
scatolato in acciaio, con l’intento di comprimerne i costi di produzione.
Fu così che il commissionato Bertone ne costruì circa 300 esemplari, dando vita a una vera
e propria piccola GT.
L’abbinamento del motore SIATA da 633 cc con 22 CV e il peso contenuto (circa 580 kg)
consentivano alla piccola vettura di raggiungere una velocità massima di 100 km/h.
Come cosa ricercata e pregevole, la Casa volle che entrambi i modelli, fossero corredati della
leva del cambio sotto il volante.
Le finiture erano di alta gamma, con accessori rigorosamente selezionati che rispecchiavano i
migliori criteri tecnici ed estetici che le industrie specializzate dell’epoca potessero produrre.
Entrambe le versioni erano equipaggiate con la meccanica della Fiat 500 con testata SIATA
tipo “B” e collettori speciali.
La vettura con il telaio n. ST 147, fa parte di una delle poche S.I.A.T.A. Amica 49 esistenti; si
ritiene infatti che delle 50 vetture prodotte ne siano ancora in circolazione poco più di 10
esemplari.
La vettura, costruita nel 1949, fu iscritta per la prima volta al pubblico registro di Treviso il 2
settembre 1950 targata TV20612, il 16 agosto del 1951 fu trasferita a Milano con targa
MI177671e come riportato nel foglio complementare dell'epoca, dal 24 luglio del 1952 fu
portata a Firenze dove tutt’oggi “vive” in perfetta estetica e efficienza.
Il telaio n. ST 147, come ogni Amica 49, ha sospensioni anteriori indipendenti, freni idraulici,
cambio a 4 marce al volante e motore derivato dalla Fiat 500 con testata SIATA, con collettori
speciali che la portavano a erogare 22 CV. La vettura è stata completamente restaurata, il
colore della carrozzeria è rosso scuro con rivestimenti in vipla di colore avana.
La vettura è targata FI.59834, con targa nera originale e monta oggi un motore elaborato,
avente il basamento con albero motore su tre supporti di banco, collettore con doppio
carburatore, la pompa dell’acqua Abarth e coppa olio in alluminio maggiorata,
Tali caratteristiche portano un’incremento di potenza di almeno 12 cv che grazie al peso
contenuto dell’auto la rende molto divertente nella guida.
Monta inoltre una coppia di trombe bitonali Mercury, l’orologio sul cruscotto Metron, in
assoluta sintonia con gli altri strumenti, termometro al cruscotto, a escursione orizzontale,
per il controllo della temperatura acqua.
E’ dotata inoltre di cerchi ruota alleggeriti e sportivi di marca Fergat (Ferdinando Gatta) e
distanziati al mozzo con piastra in alluminio di cm.1 per ruota.
L’auto è una Mille Miglia Eleggibile visto che alcuni esemplari hanno corso là Mille Miglia di
velocità tra il 49’ed il 53’ oltre a numerose altre gare come la Catania Etna ecc.
Ubicación
Importante
Tipo de vehiculo
Coche antiguo
Primer año de registro
1950
Motor & propulsión
Condición
Lectura de odómetro
66630
Descripción del estado
Estado original
Interior
Óptica
Color exterior
ROSSO AMARANTO